Di seguito riportiamo alcune risposte a domande rivolteci da cacciatori che hanno acconsentito alla pubblicazione.
Inviateci il vostro quesito compilando il form.
Egregio Sig. Carlo C. non è l’unico cacciatore a stupirsi di tale cambiamento. All’uopo ho scritto dei pensieri al riento da una caccia in compagnia di amici accompagnatisi con i rispettivi soggetti. E tali pensieri sono poi sfociati nel testo pubblicato “ Setter da salotto “. Come ben vedrà, le idee sono chiare ed univoche. “Can che corre prima o poi fermerà” è il ritornello che risuona da qualche decennio. Ma è ovvio che, passata qualche monta, alcuni come lei si interroghino sul cambiamento comportamentale. Vede, la selezione dettata dalle regole esistenti è più che corretta. E’ l’interpretazione dell’uomo errata! Il “più è meglio” ha nuociuto sia al mondo espositivo che a quello delle prove. Si è quindi persa la moderazione nell’incastonare i mattoni che costruiscono il Setter Inglese e lo si è fatto più piccolo, troppo piccolo, fino a perdere perfino l’espressività di razza. Lo si è fatto troppo veloce perché esprima ancora la dote della filata. Lo si è corretto troppo perché ricordi come si fa a guidare ed accostare un selvatico. E pensi che parlo di cani ancora capaci di fermare. Chiedo venia: della ferma non parliamone.
Gli “evocati uditivi” è una semplicissima prova che può fare anche lei quando non osservato dal suo cane. Battere le mani a 2/3 metri di distanza le permette di capire se il cane è o no sordo. nel Setter Inglese esistono 2 tipi di sordità: la monolaterale e la bilaterale e colpiscono il 10% della razza. La sordità, nel Setter Inglese, è congenita e trasmissibile, quindi, l’allevatore, se fosse cosciezioso, non metterebbe più in riproduzione i soggetti che hanno dato luogo a tali cucciolate. Le ricordo che è nel suo diritto restituire il cane per averne un altro in cambio. Oppure, essendo viziato il contratto di compra-vendita, può richiedere la restituzione della somma per rivolgersi ad altri allevatori (dato il caso è forse meglio). Cacciare con un cane completamente sordo è sempre difficile, in modo speciale se si tratta di razze che tendono ad avere una cerca ampia. Il problema sorge nel collegamento col conduttore. Sarà sempre un cane con una marcia in meno di altri e difficilmente educabile ed addestrabile (niente è impossibile). Oltre a questo, nella maturità giungerà la consapevolezza di dover stare vicino al conduttore per non perdersi. Innanzi a queste previsioni non rosee, faccia lei.
2) Dall’archivio storico del “Corriere della Sera” salta fuori un articolo:
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Se i problemi sono sorti per colpa del Setter Inglese, contatti un addestratore, un comportamentista od un allevatore vicino a lei. I problemi che si riscontrano possono essere risolti mediante la consultazione di una persona che conosce profondamente la psiche dei cani o la razza in questione. A volte, nonostante il proprietario ricerchi la miglior soluzione, l’affidamento non funziona per la lontananza del vero e primo proprietario. Poi, il soggetto da lei scelto può non essere o non appartenere alla razza che ella cercava. Anche le circostanze possono cambiare drasticamente in modo che non sia più possibile tenere con lei il suo Setter Inglese. Se ciò si verifica, il primo passo dovrebbe essere quello di chiamare l’allevatore e verificare se lui può riprendere il cane od aiutarla a ricollocarlo presso una famiglia che sappia tenerlo in modo consono. Se non si riesce in questo intento, contattati il servizio Asl zonale.
Un allevatore di reputazione è sempre pronto a mostrare la fattrice, i cuccioli ed altri adulti che sono compresi nel programma di riproduzione, in modo che sia possibile ottenere una congrua previsione del temperamento e dell’aspetto degli stessi cuccioli quando cresceranno. Gli allevatori di pregio sono inoltre sempre ben disposti a parlare apertamente dei problemi sanitari dell’allevamento e descrivere le precauzioni che sono state adottate per cercare di garantire che i cuccioli siano esenti da patologie ereditarie e non. Naturalmente i problemi genetici sono molto difficili da eliminare da una razza ed anche il più attento degli allevatori può ottenere una inattesa e spiacevole sorpresa. Però l’allevatore serio ha sempre un piano per far fronte a tali situazioni e lo mette in pratica immediatamente alla prima insorgenza. A volte si tratta di un cucciolo in sostituzione od il rimborso parziale del prezzo d’acquisto.
Un allevatore che si reputi serio, vi pone sempre molte domande su voi stessi, la vostra famiglia, la vostra casa, le ragioni perché volete proprio un Setter Inglese, ecc. L’allevatore cerca di capire e garantire al suo prodotto che si disponga di un ambiente adatto per un cucciolo che ha attentamente allevato e proveniente da una lunga selezione. Un cane proveniente da un affisso è il biglietto da visita dell’allevatore e ne va della sua reputazione una volta che lo mostrerete agli amici, siano essi cacciatori oppure no. In più, il benessere futuro del cane si fonda appunto su queste indagini. Se non siete preparati a rispondere ad alcune domande personali, allora probabilmente non siete la persona giusta per allevare e detenere un cucciolo di Setter Inglese proveniente da quell’affisso.
Molti sono i Setter Inglesi detenuti nei canili pubblici o convenzionati sparsi in tutto lo stivale. Contattando il Servizio Veterinario di zona potrete sapere se ce ne sono di disponibili per l’adozione. In ogni caso, se si desidera un cucciolo da iniziare all’attività venatoria od un cucciolone “pronta-caccia”, si possono reperire gli eventuali contatti ed indirizzi anche su internet, per esempio, alla voce “Allevamento del Setter Inglese”. Cosa molto importante è fare riferimento ad un allevatore con affisso E.N.C.I., in quanto le parole “allevatore”, “allevamento”, “allevamento amatoriale” sono normate, in Italia, esclusivamente dal punto di vista sanitario e non della qualità del prodotto come appunto vuole l’E.N.C.I.. Se in Italia da un lato si è fortunati per la popolarità venatoria di questa razza, dall’altra potrebbe capitarvi d’incontrare allevatori o cacciatori opportunisti e profittatori che utilizzano animali non fisicamente e/o morfologicamente idonei per la riproduzione. Ciò non vuol dire che tutti gli allevatori e cacciatori che vendono una cucciolata siano opportunisti e profittatori, ma ciò denota la non approfondita conoscenza di tale razza. Siate quindi pazienti! Volete essere sicuri di trovare il giusto cucciolo di famiglia adatto anche all’attività venatoria? Chi la pensa in tal modo avrà fatto una scelta consapevole e si dedicherà ad una lunga ricerca e, forse, una lunga attesa, ma ne varrà la pena di entrare nella élite dei proprietari di un vero Setter Inglese, un cane piacevole e che lascia senza fiato, sia al guinzaglio per una passeggiata nel centro della vostra città, sia a caccia. Ovunque si vada il Setter Inglese si distingue sempre.
Tutte le razze da ferma hanno alcuni “problemi” genetici. Fortunatamente la selezione del Setter Inglese eseguita dal nostro affisso ci permette di avere la sicurezza quasi matematica di presentare ai nostri clienti un prodotto esente da patologie genetiche. Quando si acquista un Setter Inglese si deve essere però consapevoli di quanto segue:
Displasia canina dell’anca. Si tratta di una anomalia ereditaria dell’anca che può condurre a problemi artritici. Taluni seri allevatori di Setter Inglese testano i propri riproduttori con visita veterinaria e lastre per valutare l’idoneità all’accoppiamento. L’attuale media nel Setter Inglese è di circa il 24% dei soggetti colpiti. Tale percentuale è per fortuna in calo solo per merito degli allevatori professionisti responsabili. La patologia è molto complessa e non ben compresa. Non vi è alcun modo di essere certi di non acquistare un cucciolo colpito dalla displasia dell’anca, ma è possibile minimizzare le possibilità affidandosi ad allevatori qualificati. Le indicazioni nutrizionali del veterinario e l’esercizio fisico da far compiere ai cuccioli, svolge un ruolo importante per evitare la comparsa della displasia. Cuccioli dichiarati “vulnerabili alla displasia” che ingrassano o che non svolgono esercizio fisico giornaliero, hanno una maggiore possibilità di sviluppo della patologia.
Displasia del gomito. Il cucciolo di Setter Inglese è anche in grado di subire la displasia del gomito. Si tratta di una anomalia ereditaria, appunto del gomito, che può causare zoppia mono o bilaterale agli anteriori. Anche in questo caso solo i raggi X possono confermare la diagnosi precoce.
Emofilia. L’emofilia è un gruppo di patologie ematiche. Sono disfunzioni nella sintesi di certe proteine del sangue che sono coinvolte nel processo di coagulazione. Il Setter Inglese emofilico soffrirà perciò di emorragie copiose e difficilmente tamponabili in modo speciale quando provocate da traumi e che in un soggetto normale non avrebbero conseguenze particolari. La pericolosità di tale patologia è insita nel dare seguito a patologie più gravi.
L’Emofilia A, la più grave forma emofilica, è una patologia ereditaria che si trasmette dai genitori ai cuccioli. È caratterizzata da una carenza nella sintesi della sub-unità C del fattore VIII del sangue, una componente proteica che svolge un’importante azione nel processo di coagulazione. Dal momento che il gene preposto alla sintesi del fattore VIII si trova nel cromosoma X, la trasmissione per via ereditaria avviene dalla fattrice, che sarà portatrice sana. In ogni caso bisogna tenere presente che questa patologia, nella fattrice, può insorgere anche non a causa di trasmissione ereditaria, ma per la mutazione di un cromosoma X (circa il 30% dei casi). Alterando la capacità di coagulazione del sangue, l’emofilia provoca emorragie spontanee e aggrava il rischio in presenza di emorragie provocate da traumi o da altre cause. Inoltre, dal momento che la subunità C del fattore VIII è coinvolta nell’emostasi secondaria, l’emorragia può presentarsi in un momento successivo alla lesione: dapprima la perdita di sangue si arresta per la formazione regolare del tappo emostatico, ma in una seconda fase la carenza del coagulo fibrinico impedisce l’arresto dell’emorragia. I casi più gravi sono quelli legati alle emorragie cerebrali, mentre quelle articolari possono portare nel cane emofilico al blocco dell’articolazione interessata, fino alla rigidità permanente. La diagnosi consente di evidenziare la presenza di questa patologia (test di emostasi, conteggio delle piastrine, tempo di sanguinamento, dosaggio dei fattori della coagulazione). La terapia del soggetto è incentrata sulla somministrazione di preparazioni concentrate di fattore VIII. Oggi, l’aumento dei controlli esercitata sulle fattrici da taluni allevamenti hanno consentito la drastica riduzione di questo tipo di rischio in certe genealogie di Setter Inglese.
Altre patologie. Il Setter Inglese è inoltre sensibili ad altri problemi di salute di cui l’acquirente deve essere consapevole. Questi “problemi”, anche se non interessano una grande percentuale della razza, sono comunque presenti ed includono:
– ipotiroidismo canino: facilmente controllabile mediante farmaci e dieta;
– allergie ai pollini e morsi delle pulci: come in ogni paziente allergico, i farmaci ed il corretto controllo ambientale può tenere il cane sano e normale sotto tutti gli aspetti;
– sordità congenita canina: i dati preliminari di ricerca suggeriscono che circa il 10% dei soggetti può essere sordo da entrambe le orecchie (sordità bilaterale), o sordo da un orecchio (sordità unilaterale). La diagnosi è confermata dagli evocati uditivi del tronco cerebrale di risposta, che può essere facilmente eseguito dopo le 5 settimane di vita. Mentre un soggetto con sordità unilaterale non è preferibile per espletare l’attività venatoria, egli sarà invece normale in tutti gli altri aspetti. Tuttavia, anche se pochi allevatori se ne preoccupano, i cani unilateralmente sordi non dovrebbero essere accoppiati in quanto trasmettono il difetto.
Escludendo le patologie precedentemente menzionate, il Setter Inglese è un forte e robusto cane da caccia.
Chi alleva con passione, scienza e coscienza, sa che non esiste la selezione di cani specialisti in termini assolutistici. I cani nascono cani ed è già importante che si interessino, nel crescere, alla selvaggina. Saranno loro, nel proseguo della carriera venatoria, a prediligere questa o quella specie di fauna, questo o quel territorio di caccia. Ma sono e rimangono cani da caccia e, a contatto con il selvatico, lo debbono “lavorare”. Pretendere di accoppiare due cani che insidiano con profitto la beccaccia per ottenere cuccioli che quando adulti cacceranno la Regina del bosco, ci sembra ridicolo tanto quanto incrociare un cane nero ed uno bianco per ottenere cani grigi od a strisce. Se qualcuno cerca di darvela a bere, è solo per tornaconto personale; se ne è realmente convinto, non ha la minima idea di cosa sia un cane da caccia.