A nostro parere no, ma se vi accontentate, vi concede la possibilità di scegliere l’unica cosa sufficientemente visibile al momento: il colore del manto.
Gli allevamenti che si propongono al pubblico con una cinquantina di fattrici in attività non crediamo facciano selezione, ma riproduzione. Per meglio dire, cinquanta fattrici sono solo un numero congruo per iniziare la vera selezione di un ceppo. Se tutto va per il verso giusto, questo numero si deve poi restringere, con gli anni, a meno di una decina. Le fattrici dovrebbero essere poi “ricambiate” ciclicamente ogni 4/5 anni. Se ciò non avviene, vuol dire che non si è fatta vera selezione e lo stesso proprietario del canile non ha saputo/voluto scegliere tra i suoi soggetti. Forse nemmeno lui sa cosa fare e non si fida a “scremare” la sua genealogia avendo paura di perdere certe caratteristiche d’allevamento. Quindi vi offrirà la scelta in recinti dove cuccioli e cuccioloni sono suddivisi per prezzo. Questo accade spesso quando gli accoppiamenti di un canile sono casuali. Chi di voi si fiderebbe a cestinare dei cuccioli a “scatola chiusa” quando 50 fattrici sfornano, per la legge della casualità dei grandi numeri, 5 campioni l’anno? E’ come tentare di baciare le prime 50 donne che passano per strada: 48 rimarranno oltraggiate e vi rifileranno un ceffone, ma 2 ne saranno felici a tal punto da voler ripetere l’esperienza. Ma utilizzare la legge dei grandi numeri è fare selezione?