La ringrazio dei complimenti. È proprio per questo che ho maturato l’idea di pubblicare la mia ricerca gratuitamente anche se erano favorevoli alla pubblicazione più di una casa editrice. C’è già troppa gente che lucra sulla cinofilia venatoria. Per me la cinofilia è passione e deve essere di tutti ed a disposizione di tutti.
Per chi fa vera selezione, il ritorno al canile di un soggetto tacciato come “inadatto alla caccia” è sempre una disfatta. A maggior ragione per chi seleziona per il “lavoro”. Chi anticipa una frase del genere (come riportato nella domanda) alla cessione di un cucciolo, per noi non è altro che una forma di prevenzione.
Più volte ci è stato riferito che alcuni allevatori sostituiscono il loro prodotto ad acquirenti insoddisfatti (questo lo prevede la legge e non la “bontà” dell’allevatore). Legga le norme e le leggi, gli “Usi di Varese” capitolo 8° e la Convenzione Internazionale di Monaco – Marzo 1934 – Tav. VII sull’allevamento e riproduzione di cani di razza pubblicate qui. Purtroppo, nella maggior parte dei casi il “sostituto” non ha mai il valore del “sostituito”, ma sempre, guarda caso, superiore. E l’acquirente, oltre ad essersi sobbarcato il viaggio per raggiungere nuovamente l’allevamento, si trova a sborsare ancora soldi.
Prima di acquistare un cane, richiedete sempre garanzia scritta di cambio alla pari nell’eventualità che il prodotto acquistato non abbia le caratteristiche richieste. Nel caso in cui il cambio alla pari non possa essere portato a termine da parte dell’allevatore, la legge prevede il ritorno del denaro (come in tutti i casi di vizio contrattuale citati nel Codice Civile).
A favore dell’allevatore coscienzioso e competente bisogna dire che nel 95% dei casi è l’inesperienza dei cacciatori in ambito addestrativo a portare i giovani soggetti sulla “cattiva strada”.
Una parentesi particolare sarebbe da dedicare alla “paura dello sparo”. Come si fa a decidere se il cucciolo è uscito dal canile tale e quale come vi è stato riportato? E’ stato l’inadatto addestramento del cacciatore ad intimorire il cane od era così fin dalla nascita? Taluni dicono che la paura delle deflagrazioni è geneticamente trasmissibile, altri, più coscienziosi, sono di opinione contraria. Sta di fatto che le Scienze che si possono applicare al cane non annoverano la paura tra le tare che sono invece di esclusiva origine anatomico-fisiologica/psicologica. In ogni caso il dubbio rimane.